Maggioranza parlamentare contro giustizia amministrativa per difendere i privilegi dei balneari (2024)

Politica

Maggioranza parlamentare contro giustizia amministrativa per difendere i privilegi dei balneari (1)

di F. Q. | 27 Maggio 2024

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Maggioranza parlamentare contro giustizia amministrativa per difendere i privilegi dei balneari. A chiedere che sia sollevato presso la Corte costituzionale il conflitto di attribuzione è il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, appoggiato dai deputati meloniani. “Guardiamo con preoccupazione all’ultima pronuncia del Consiglio di Stato“, secondo cui le proroghe generalizzate sono sono illegittime e in contrasto con la direttiva europea Bolkestein, “laddove in più punti essa sembra travalicare i poteri della giustizia amministrativa finendo con l’invadere la sfera legislativa propria del Parlamento”, scrive Foti in una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

“In questa ultima pronuncia – prosegue il capogruppo di FdI – il Consiglio di Stato torna a ribadire la propria competenza non solo in ordine all’«obbligo di disapplicare le disposizioni nazionali contrarie» ma chiarisce altresì che, secondo l’interpretazione sostenuta, tale disapplicazione debba avvenire «senza che ciò possa essere condizionato o impedito da interventi del legislatore». Un assunto che riteniamo infondato e che contraddice lo spirito stesso della legislazione di derivazione comunitaria, che prevede che una Direttiva (in questo caso la Bolkestein) venga recepita con specifiche norme di legge. Riteniamo pertanto ineludibile che sia la Corte costituzionale a pronunciarsi circa il corretto esercizio della potestà giurisdizionale. Lo facciamo a difesa di un organo eletto direttamente dal popolo che deve mantenere il diritto di poter esercitare le proprie prerogative, con lo svolgimento delle funzioni ad esso attribuite dalla Costituzione”.

Una legge che faccia uscire il settore dal caos degli ultimi mesi, con gli enti locali che si muovono in ordine sparso, continua però a mancare. Non a caso Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA/Confesercenti, continuano a sollecitare “un intervento legislativo chiarificatore” perché, sostengono, il Consiglio di Stato “si pone in netto contrasto con quanto chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE 20 aprile 2023 C-348/22) che impone le gare solo se la “risorsa è scarsa””. Nella sentenza si legge infatti che la disapplicazione delle norme nazionali “si impone prima, e a prescindere, dall’esame della questione della scarsità delle risorse, che in ogni caso non risulta essere decisiva in quanto anche ove si ritenesse che la risorsa non sia scarsa, le procedure selettive sarebbero comunque imposte dall’art. 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea in presenza di un interesse transfrontaliero certo e dal diritto nazionale anche in assenza di tale interesse”.

Il senatore del M5s Marco Croatti in una nota sottolinea che “ora che si intensificano i comizi elettorali, nel governo c’è chi come Salvini prepara il grande dietrofront sulle concessioni demaniali. Il “no alle gare” non è più posizione inamovibile, anche perché dopo gli avvisi dell’Ue e le pronunce del Consiglio di Stato il settore rimarrebbe nel caos più assoluto. L’escamotage del governo sembra quello di ripiegare sì sulle gare, ma ben indirizzate a tutela di chi la concessione magari la ha da decenni. Insomma, dal “no gare” si potrebbe passare a un sistema di gare truffa se vogliamo persino peggiore dell’incrostato sistema di concessioni dirette che ci tiriamo dietro da decenni”.

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  • 21:10 - Papa: Vannacci, 'e quelli che 'Vannacci omofobo'?'

    Roma, 27 mag. (Adnkronos) - "E Pucciarelli? E Calenda? E il Corriere? E la Gruber? E Gramellini? E Repubblica? E gli indignati? E quelli che 'Vannacci omofobo'???". Così Roberto Vannacci su twitter postando un articolo sulle parole di papa Francesco.

  • 21:02 - **Germania: Oktoberfest vieta 'L'Amour Toujours' dopo video giovani estrema destra**

    Roma, 27 mag. (Adnkronos) - Gli organizzatori dell'Oktoberfest di Monaco di Baviera, famoso in tutto il mondo, non permetteranno che la canzone "L'Amour Toujours" del dj Gigi D'Agostino venga suonata al celebre festival della birra. Il divieto avviene dopo una serie di incidenti in cui la folla in Germania ha cantato cori di estrema destra sulla melodia del celebre brano pop. "Vogliamo vietarlo e io lo vieterò", ha detto lunedì alla Dpa il direttore dell'Oktoberfest Clemens Baumgärtner, riferendosi alla canzone di Gigi D'Agostino.

    "Non c'è posto per tutte quelle stupidaggini di destra alla Wiesn", ha aggiunto il direttore, riferendosi al quartiere fieristico Theresienweise dove ogni anno si tiene l'Oktoberfest. La canzone in sé non contiene alcun contenuto estremista di destra, ma negli ultimi mesi in Germania ha assunto "connotazioni estremiste di destra molto chiare", ha detto Baumgärtner. Diversi episodi che hanno riguardato canti razzisti sulle note della canzone hanno causato indignazione in Germania nei giorni scorsi, dopo che i video sono diventati virali online. Anche la polizia di diversi Länder tedeschi ha avviato indagini penali per sospetto di "incitamento all'odio".

    Un video diventato virale sui social di giovani in festa fuori da un pub sull'elegante ed esclusiva isola di Sylt, nel Mare del Nord, che gridano: "Fuori gli stranieri - Germania ai tedeschi" sulle note del brano ha suscitato condanne e titoli sui media a livello nazionale. Baumgärtner ha affermato che il regolamento dell'Oktoberfest ha permesso loro di vietare particolari slogan o contenuti del festival, che ha descritto come "spensierato e bello" e che accoglie molti ospiti stranieri. Gli slogan di destra sono stati impediti in passato e non dovrebbero verificarsi nemmeno in futuro, ha affermato Baumgärtner: "La Wiesn è apolitica". L'Oktoberfest è particolarmente noto a livello internazionale per l'enorme quantità di birra consumata dai partecipanti durante il festival, molti dei quali indossano abiti tradizionali bavaresi appositamente per l'evento.

  • 20:45 - Meteo: in Lombardia instabilità, nel fine settimana probabili precipitazioni diffuse

    Milano, 27 mag. (Adnkronos) - Sulla Lombardia un'onda depressionaria in quota, associata ad una struttura di bassa pressione centrata sulle Isole Britanniche, determinerà precipitazioni sparse fino alla mattinata di domani. Tra il pomeriggio di domani e il pomeriggio di mercoledì debole instabilità limitata per lo più ai rilievi. Lo riporta il bollettino meteo diffuso da Arpa Lombardia.

    Da giovedì e fin verso la fine della settimana, una nuova fase di instabilità con precipitazioni diffuse potrà a più riprese interesserà la regione.

  • 20:28 - Mo: Fratoianni, 'in Ue si discute di sanzioni verso governo Israele, finalmente'

    Roma, 27 mag. (Adnkronos) - "In Europa si apre la discussione sull’accordo di associazione tra Ue e Israele che prevede la possibilità di sospenderlo in caso di gravi violazioni dei diritti umani. E oggi per la prima volta al Consiglio dei ministri degli Esteri si è discusso di sanzioni nei confronti del governo di Israele. Finalmente. Da mesi, nel Parlamento italiano, siamo gli unici a porre queste due istanze". Lo afferma Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra.

    "Ora, a maggior ragione, - conclude Fratoianni - il governo Meloni batta un colpo se non vuole continuare a rendersi complice del criminale Netanyahu".

  • 20:24 - Omicidio Senago: famiglia Giulia, 'dopo un anno tempo scorre senza lasciarci pace'

    Milano, 27 mag. (Adnkronos) - "Come può il tempo scorrere così velocemente, lasciandoci di te i tuoi ricordi, il tuo sorriso, la tua voce... il tuo essere sempre presente nelle nostre giornate. Oggi, dopo un anno, il tempo scorre veloce senza lasciarci un po' di pace. Giorni in cui, anche solo guardando il cielo immaginiamo che tu ci stia vedendo. Oggi e sempre, ti porteremo con noi ovunque andremo. Chiederemo giustizia per te e per Thiago fino allo sfinimento. Ti amiamo e vi ameremo per sempre. Ovunque tu sia, ovunque voi siate". E' il messaggio che la famiglia di Giulia Tramontano, uccisa con 37 coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello, fa rimbalzare su Instagram a un anno esatto dal femminicidio di Senago e a poche ore dalla fine dell'udienza del processo in cui c'è stato proprio l'interrogatorio dell'imputato.

  • 20:23 - Omicidio Senago: Impagnatiello, 'non so perché ho ucciso, veleno per abortire'/Adnkronos

    Milano, 27 mag. (Adnkronos) - L'apparenza più che i fatti. In un interrogatorio infarcito di bugie e omissioni Alessandro Impagnatiello sembra più interessato a difendere la sua immagine che a restituire quanto accaduto un anno fa quando uccise a coltellate la compagna Giulia Tramontano e il loro figlio, Thiago, che portava in grembo. La voce incerta, difficile da sentire nelle dichiarazioni spontanee della prima udienza del 18 gennaio, lascia spazio oggi a un racconto ben costruito, ma poco convincente nell'interrogatorio durato circa cinque ore. Dal banco degli imputati confessa l'omicidio e di aver nascosto il corpo, ma soprattutto ammette il suo "castello di bugie" per tenere in piedi due relazioni parallele - da un lato Giulia e dall'altro la collega di lavoro - un mare "in cui io stesso sono annegato".

    Messo all'angolo dalle due donne che gli chiedono un incontro, l'ex barman si tira indietro e disvela la sua vera paura. "Chiesi di incontrarci fuori dal lavoro perché quello ero un ambiente in cui avevo una certa responsabilità, ci tenevo particolarmente alla mia immagine, alla stima dei colleghi. Avrebbero fatto crollare la mia immagine lavorativa, avrebbero fatto cadere l'ipotesi di una promozione, al vedermi umiliato e distrutto davanti ai colleghi io mi sono opposto". L'incontro a tre, in programma il 27 maggio del 2023, diventa un faccia a faccia tutto al femminile, e nell'attesa del ritorno a casa a Senago, Impagnatiello pensa all'"immagine distrutta", quell'apparenza da tutelare che torna anche pochi minuti prima di affondare il coltello contro la "donna della mia vita". Sono le ore 19 quando Giulia varca la porta d'ingresso del loro appartamento in via Novella a Senago.

    "Non era agitata né arrabbiata, ma distaccata. Parlammo, fu una conversazione molto breve, senza toni accesi perché c'era poco da dire, non era più il momento di false verità. Sarebbe tornata a Napoli e di quel bambino non avrei più avuto notizie. Continuava a dirmi che questo bambino non lo avrei più visto" racconta con lucidità il 31enne. Poi le parole diventano più incerte. "Giulia stava preparando in cucina qualcosa per sé quando sentii un piccolo lamento, si era fatta male a un dito affettando dei pomodori. Le chiesi se aveva bisogno di aiuto, ma non mi rispose". Lei raggiunge la sala per prendere i cerotti in un cassetto, mentre lui afferra un coltello da cucina e si posiziona alle spalle: "l'ho colpita all'altezza del collo, Giulia non si è difesa. Il numero di fendenti non è mai stata un'informazione a mia disposizione, solo in cella con un servizio in tv ho saputo di averle sferrato 37 colpi".

    Il resto è "insensata follia" con il tentativo di far sparire il corpo di Giulia Tramontano, "di ridurla in cenere" prima cercando di bruciarla con l'alcol nella vasca da bagno, quindi ritentando di appiccare le fiamme quando il cadavere era nel box, infine caricandolo in macchina dopo aver fatto fare la spola tra cantina e garage. E di un delitto fatto tutto da solo, Alessandro Impagnatiello svela un dettaglio macabro: prima di abbandonarla tra le sterpaglie "andai a pranzo da mia madre in auto e in auto c'era il cadavere di Giulia".

    L'imputato, reo confesso, tenta di difendersi dall'aggravante della premeditazione raccontando che il tappeto in sala non era stato spostato per il delitto "ma lavato la mattina ed era steso" e sul divano senza macchie "non l'ho coperto, né spostato. Quella notte tra il 27 e il 28 maggio (del 2023, ndr) non ho dormito, ho ripulito tutto l'appartamento". Ma la notte del femminicidio inizia anche il tentativo di sviale le indagini con l'ex barman che risponde al telefono di Giulia fingendosi lei, con il racconto di un allontanamento volontario. Bugie che si aggiungono al precedente falso test del Dna realizzato per convincere l'altra donna che il bambino che aspetta Giulia non era suo figlio.

    E Impagnatiello mente ancora quando racconta del cloroformio comprato con un nome falso, sulle ricerche fatte mesi prima con le parole 'ammoniaca feto' ma soprattutto sul veleno trovato nel suo zaino e che, rivela l'autopsia, somministrava da tempo a Giulia tanto che anche il feto ne aveva traccia. "Ho somministrato il veleno a Giulia due volte, dopo il 4 maggio, a distanza di 2-3 giorni. Le ho messo il veleno nella bocca socchiusa, mentre dormiva, non per recare del male a Giulia, ma per provocarle un aborto. Il mio più grosso timore era che quel bambino potesse farmi perdere Giulia, l'esclusivo scopo del veleno era di interrompere l’arrivo di questo bambino".

    Perché Alessandro ha ucciso Giulia? La domanda risuona nell'aula, ma la risposta non dà consolazione. "E' una domanda che mi sono fatto miliardi di volte e che continuerò a farmi altre migliaia di volte, è una domanda che non avrà mai risposta. Non ci sarà mai un motivo per questa violenza, questa aggressività" spiega mentre la mamma della vittima, Loredana Femiano, continua a seguire l'udienza guardando la foto della 29enne. E' un'"altalena di emozioni contrastanti" la gravidanza: da un lato la voglia di una famiglia, dall'altro il timore che Giulia le chiedesse di essere più presente mettendo a rischio la carriera.

    L'uomo spavaldo che "ama l'apparenza" si oppone all'interruzione di gravidanza della compagna perché "non sarei riuscito ad assumermi la responsabilità di un aborto nei confronti di Giulia, della sua famiglia e della mia". Il 31enne che vuole "essere perfetto agli occhi degli altri" e che per mesi riesce a vivere due relazioni parallele, alla fine crolla per "l'umiliazione" che la sua doppia vita può avere sulla professione.

    Da un lato il barman che festeggia il babyshower e sceglie il colore del passeggino di Thiago, dall'altro l'uomo che è lusingato dalle attenzione della collega "oggetto del desiderio di tutti, ma che sceglie me: mi sono sentito come stregato". Un doppio volto capace di mentire a lungo, anche dopo l'omicidio. "Una parte di me sapeva dove fosse Giulia ma l'altra la cercava, non credeva a quella realtà. Non sono stato sincero per alcuni mesi, fantasticavo non solo con gli altri, ma anche a me stesso". Un racconto che anche oggi, a tratti, è sembrato finzione.

  • 19:41 - Mantova: litiga con due uomini e li accoltella, 18enne arrestato

    Milano, 27 mag. (Adnkronos) - Durante una lite scaturita da futili motivi con due cittadini albanesi, ne ha accoltellato uno al torace e l’altro alla gamba. E' accaduto lo scorso venerdì sera alla stazione ferroviaria di Suzzara, nel mantovano. A finire in manette è stato un giovane di 18 anni di nazionalità tunisina, residente nell’hinterland modenese.

    Dopo aver ferito i due uomini, un 40enne ed un 20enne del luogo, il giovane si è allontanato dal luogo della rissa e si è cambiato gli abiti sporchi di sangue. Nella tarda serata, però, è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Gonzaga, coadiuvati dai colleghi di Suzzara e dalla polizia locale di Suzzara. I militari hanno anche recuperato gli abiti sporchi di sangue di cui l’aggressore si era liberato.

    Durante le fasi dell’arresto, il ragazzo ha preso a calci la gazzella, poi ha tentato di auto lesionarsi. Per questo dovrà rispondere del reato di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre è stato trovato in possesso di 0,50 grammi di hashish ed è stato quindi segnalato alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Mantova.

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Name: Arielle Torp

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